
Come cambia il fabbisogno di vitamine in primavera?
Con l’arrivo della primavera, il nostro corpo subisce una serie di cambiamenti fisiologici legati alle nuove condizioni climatiche, all’aumento delle ore di luce e al risveglio della natura. Questa stagione di transizione, sebbene porti con sé una piacevole sensazione di rinnovamento, può anche mettere alla prova il nostro organismo, richiedendo un adattamento che coinvolge anche il fabbisogno nutrizionale, in particolare quello delle vitamine.
Uno dei motivi per cui il nostro corpo potrebbe richiedere un maggiore apporto vitaminico in primavera è legato alla stanchezza tipica del cambio di stagione. Dopo i mesi invernali, caratterizzati da temperature rigide, minore esposizione al sole e un’alimentazione spesso più ricca di cibi calorici ma meno variegata, il metabolismo deve riadattarsi. La vitamina D, ad esempio, gioca un ruolo cruciale: durante l’inverno, la sua sintesi cutanea è ridotta a causa della minore luce solare, e molte persone si ritrovano con livelli non ottimali. Con l’arrivo della bella stagione, esporsi gradualmente al sole permette di ripristinare le scorte, ma un supporto alimentare attraverso pesce azzurro, uova e latticini può essere utile per accelerare il recupero.
Anche le vitamine del gruppo B, fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso e la produzione di energia, possono essere richieste in quantità maggiori. La primavera è spesso un periodo di maggiore attività fisica e mentale: le giornate si allungano, si tende a uscire di più e a dedicarsi a nuovi progetti e questo aumento di dinamismo richiede un sostegno nutrizionale adeguato, poiché vitamine come la B1 (tiamina), la B6 e la B12 contribuiscono alla riduzione della stanchezza e al normale metabolismo energetico. Cereali integrali, legumi, carne e verdure a foglia verde sono ottime fonti da integrare nella dieta.
Un protagonista è la vitamina C, spesso associata all’inverno per la sua azione sul sistema immunitario, ma altrettanto importante in primavera. Con l’aumento delle temperature e l’esposione a nuovi allergeni, il corpo può trovarsi sotto stress, e un adeguato apporto di questa vitamina aiuta non solo a sostenere le difese, ma anche a contrastare i radicali liberi prodotti dall’aumentata attività fisica. Agrumi, kiwi, peperoni e broccoli sono alleati preziosi per mantenere livelli ottimali.
Non dimentichiamo poi la vitamina E, un potente antiossidante che protegge le cellule dallo stress ossidativo, particolarmente utile in un periodo in cui si passa più tempo all’aria aperta. Frutta secca, semi e oli vegetali spremuti a freddo ne sono ricchi e possono essere facilmente incorporati nei pasti quotidiani.
Infine, la vitamina A, essenziale per la salute della pelle e delle mucose, diventa importante con l’aumento dell’esposizione solare. Carote, zucca, spinaci e albicocche, grazie al loro contenuto di beta-carotene (precursore della vitamina A), aiutano a preparare la pelle al sole mentre sostengono la vista e il sistema immunitario.
La primavera è una stagione di rinascita che richiede un’attenzione particolare all’alimentazione. Variare la dieta con cibi freschi e ricchi di vitamine e, se necessario, valutare con un’integrazione mirata, può fare la differenza per affrontare al meglio questo periodo di transizione.