
Emicrania stagionale: perché aumenta in primavera e come prevenirla
La primavera è una stagione attesa da molti: le giornate si allungano, i fiori sbocciano e le temperature diventano più miti. Eppure, per chi soffre di emicrania, questo periodo dell’anno può trasformarsi in un vero e proprio incubo. I mal di testa aumentano, diventano più intensi e, spesso, più difficili da gestire. Ma perché succede? E, soprattutto, come possiamo prevenire questo fastidioso disturbo?
Uno dei fattori principali che scatena l’emicrania in primavera è l’instabilità climatica. Le variazioni repentine di temperatura, l’aumento dell’umidità e i cambiamenti nella pressione atmosferica possono influire sulla circolazione sanguigna e sulla tensione dei vasi cerebrali, predisponendo agli attacchi. Inoltre, l’allungamento delle ore di luce altera i ritmi circadiani, influenzando la produzione di melatonina e serotonina, due neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione del dolore e del sonno.
Un altro elemento da non sottovalutare è l’aumento dei pollini nell’aria. Le allergie stagionali, tipiche di questo periodo, possono scatenare o peggiorare l’emicrania a causa dell’infiammazione delle vie respiratorie e della liberazione di istamina, una sostanza che dilata i vasi sanguigni e può provocare cefalea.
Infine, lo stress legato al cambio di stagione gioca un ruolo non indifferente. Il corpo deve adattarsi a nuovi ritmi, e per alcune persone questo sforzo di adattamento si traduce in un aumento della tensione muscolare e della sensibilità al dolore.
La buona notizia è che, con qualche accorgimento, è possibile ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Innanzitutto, è fondamentale mantenere una routine regolare del sonno, poiché andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei weekend, aiuta a stabilizzare i ritmi circadiani e a ridurre lo stress sul sistema nervoso.
Un’altra strategia efficace è quella di limitare l’esposizione ai fattori scatenanti. Se si soffre di allergie, è consigliabile tenere le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata, quando la concentrazione di pollini è più alta, e utilizzare filtri per l’aria in casa.
L’idratazione gioca un ruolo cruciale: bere acqua a sufficienza mantiene il corpo in equilibrio e previene la vasodilatazione eccessiva, che può favorire il mal di testa. Allo stesso modo, una dieta equilibrata, ricca di magnesio (presente in noci, spinaci e banane) e povera di cibi processati, può contribuire a ridurre l’infiammazione e sostenere il sistema nervoso.
Anche l’esercizio fisico moderato, come lo yoga o le camminate all’aria aperta nelle ore meno calde, può essere d’aiuto, poiché il movimento favorisce la circolazione, riduce lo stress e promuove il rilascio di endorfine, sostanze naturali che alleviano il dolore.
Se nonostante questi accorgimenti l’emicrania continua a essere frequente e debilitante, è importante, però, consultare uno specialista. Un neurologo può valutare l’opportunità di una terapia preventiva o suggerire esami per escludere altre cause sottostanti.